
Ditemi: io che di mestiere scrivo,
creando mondi della mente,
cosa mai ne saprò
di quello che accade realmente?
La finzione è un caldo nascondiglio:
io vivo in ciò che immagino.
Ma un timore mi assilla,
un dubbio mi tormenta!
Ciò che compongo è massima ricerca
di ogni essere che inventa?
E’ il sogno degli antichi,
la gloria del presente:
E’ arte, talento, oppure il mio successo
proviene dal consenso?
Carezzerò la coda
schiva della cometa,
levriero sempre in corsa
dietro finti fantocci;
girerò senza sosta
attorno a un punto senza mai toccarlo:
un cerchio intorno al nulla,
un cerchio che racchiude al centro il tutto;
e se lo toccherò, non sarà un lutto?
Cosa cercherò, poi?